Casa di Camperia

La “Casa di Camperia”, detta anche la “Camperia”, è un edificio nato a servizio del canale Vacchelli. Costruita alla fine dell’Ottocento, è rimasta per lungo tempo una villa isolata attorniata dalla campagna coltivata e dai boschi fluviali. Il Consorzio Irrigazioni Cremonesi costruiva le “Camperie” in punti strategici della rete idrica di competenza, per poter alloggiare il proprio personale che potesse vigilare sul funzionamento del Canale e intervenire tempestivamente in ogni momento. In questo punto il Canale presenta infatti un importante scaricatore verso il fiume Serio, che durante la stagione irrigua è chiuso. La “cascata” viene aperta in due condizioni. La prima è data dall’esigenza periodica di manutenzione dell’alveo con mezzi meccanici, per i quali è necessario garantire un livello molto basso dell’acqua. Pur limitando l’acqua di presa dall’Adda, il canale drena acque di falda nei suoi primi 20 km, acque che vengono scaricate direttamente nel Serio. La seconda condizione è rappresentata da eventi meteorici intensi. Gli spazi della villa hanno ospitato maestranze, tecnici e ingegneri impegnati nella costruzione del Canale e del ponte-canale. In seguito, la figura professionale associata alla casa è quella del “camparo” (in dialetto “al campér”). Il camparo è addetto alla manutenzione e alla regolazione delle acque del Canale, in un punto nevralgico in cui l’opera scavalca il fiume Serio. Tra le interviste che potrete ascoltare inquadrando il QR code (qui a fianco o sotto), il signor Vailati Venturi, figlio del camparo che qui risiedette dal 1964 al 1988, spiega le varie mansioni del padre, tra cui la misurazione quotidiana delle acque del Canale e quella relativa al pluviometro, oltre alla regolazione di tutte le paratie delle bocche di derivazione, da Monte Cremasco a Salvirola. Le “Camperie” (ora tre attive lungo il Canale) erano storicamente concepite come realtà autosufficienti che comprendevano spazi produttivi. Di proprietà del Consorzio Irrigazioni Cremonesi, dal 2021 il piano rialzato della Casa e gli spazi esterni sono gestiti dal Parco del Serio grazie ad un comodato d’uso gratuito trentennale. Questo accordo ha permesso la creazione del Centro Parco “Casa di Camperia”. La ristrutturazione del piano rialzato della villa si è svolta tra il 2021 e il 2022 e ha portato alla creazione di una zona accoglienza, di una sala riunioni e di un’aula didattica. Presso i portici, che il Parco utilizza come rimessa, sono stati realizzati servizi igienici per agevolare la fruizione esterna. Il primo piano continua ad essere residenza del camparo.
Il centro Parco è posto appena al di sotto dell’opera d’arte del canale Vacchelli: il ponte-canale sul fiume Serio. Forse pochi lo sanno, ma in pianura accade spesso che i corsi d’acqua si incrocino. Come si risolvono questi punti delicati? Il primo si chiama tomba-sifone, visibile quando una roggia sprofonda sotto l’altra e riemerge dall’altro lato. Il secondo si chiama ponte-canale, dato da un corso d’acqua condotto su un alveo pensile artificiale che sovrappassa il corso d’acqua più basso: è il caso del nostro protagonista, che varca su grandi arcate il Serio, cedendone parte delle acque in eccesso attraverso la cascata dello scaricatore. La storia del Canale risale alla fine dell’Ottocento, quando il Cremonese lamenta il bisogno di acque per l’irrigazione, allora derivanti solamente dal fiume Oglio. La risposta è data dall’ingegnere Nogarina, che elabora un progetto con presa dall’Adda a sud di Rivolta, fino alla cessione delle acque nei navigli derivati dal fiume Oglio, diretti verso Cremona. Poco dopo, due suoi collaboratori, gli ingegneri Fieschi e Pezzini, decidono di elaborare un altro progetto che risulterà vincente. La presa dall’Adda sarà 6 km più a valle, dove il fiume è più ricco grazie alle risorgenze date dalla falda; il tragitto sarà più a sud dell’altro, con l’intercettazione e la bonifica delle paludi del Moso. La commissione per studiare l’impinguamento delle portate irrigue sceglierà proprio il secondo progetto, per il punto di presa più favorevole e per l’apporto di 10 mc/s che si riteneva potessero essere drenati lungo il corso del Canale. Nel 1883 il neonato Consorzio di Irrigazione Cremonese presenta la domanda al Governo per ottenere la concessione a prelevare le acque dall’Adda. Inizialmente l’incrocio con il fiume Serio viene ipotizzato con due alternative: con un incrocio a raso delle acque oppure con una tomba-sifone sotto il fiume. Il progetto verrà affinato dal direttore dei lavori ingegner Luigi Villoresi, incaricato dal senatore Pietro Vacchelli, presidente del Consorzio dal 1883 al 1895. Sarà lui che modificherà alcuni aspetti del progetto, tra cui l’incrocio con il fiume Serio con un gigantesco ponte-canale in muratura, largo 13 metri e profondo 2,6 metri, che poggia le fondazioni nell’alveo fluviale. Il ponte-canale viene completato il 23 agosto 1889. Nel 1890 le acque dell’Adda iniziano ad arricchire quelle dei navigli cremonesi. L’inaugurazione del canale Marzano sarà nel 1892. Dopo la morte di Pietro Vacchelli, che fortemente si batté per la realizzazione del Canale, il nome canale Marzano sarà cambiato in Pietro Vacchelli.