Progetto Life – Natura Palata Menasciutto
Progetto Life – Natura Palata Menasciutto
Nome: Palata Menasciutto
Superficie (ha) : 58,16
Statuto di protezione Comunitaria: SIC – Sito di importanza Comunitaria
Codice NATURA 2000 : SIC IT20A0003 ” Palata Menasciutto”
Descrizione scientifica del sito: il territorio della Riserva Naturale Palata Menasciutto è situato in Regione Lombardia, lungo un tratto del fiume Serio, affluente del fiume Adda. Nel sito sono compresi due meandri abbandonati del fiume (lanche) e vegetazione arborea riparia con Salix spp. ed Alnus glutinosa. In prossimità delle lanche, al variare del grado di idrofilia, sono presenti aree palustri a canneto di Phragmites australis e Typha latifoglia. Con presenza di Sparganium erectum, boschi idrofili ad Alnus glutinosa e saliceti con Salix alba, Salix fragilis, Populus nigra, Sambucus nigra, Crataegus monogyna, Vibumum lantana. Sono anche presenti praterie magre falciate in cui si trovano Orchidacee. La fauna è caratterizzata dalla presenza regolare di Rana latastei, Triturus cristatus, Ardea purpurea, Falco subbuteo, Alcedo atthis.
Importanza del sito per la conservazione della specie/habitat oggetto dell’intervento a livello regionale, nazionale e Comunitario:
il sito ospita una popolazione importante a livello comunitario di Rana latastei, specie legata alla presenza di foreste alluvionali residue di Alnion glutinoso, habitat prioritario qui presente nella fascia ripariale del fiume Serio, con una superficie attualmente di importanza regionale in quanto degradata ma potenzialmente di importanza nazionale e comunitaria, dopo opportuni interventi.
La Riserva si trova a circa 15 km dal punto di immissione del fiume Serio nel fiume Adda e a metà via tra i corsi dei fiumi Adda e Oglio. Lungo il tratto terminale del fiume Adda, distante dai 15 ai 25 km dalla Riserva, sono localizzati 6 proposti SIC ( Boschi della Cascina Campagna, Bosco de l’Isola, Bosco del Barco, Bosco della Marasca, Isola Uccellanda, Lanche di Azzanello ). Il fiume Oglio scorre per un tratto parallelamente al Serio, ad una distanza di circa 15 km. In tale tratto sono localizzati altri 6 proposti SIC ((Boschi e Lanche di Comazzo, Garzaia del Mortone, Bosco del Mortone, Garzaia della Cascina del Pioppo, Lanca di Soltarico, La Zerbaglia). Tali astefluviali, tutelate dalla regione Lombardia con la designazione dei Parchi regionali del Serio, dell’Adda Sud e dell’Oglio Sud, ancora presentano aree di elevata naturalità e sono utilizzate come linee di migrazione dell’avifauna non solo acquatica, soprattutto per il fatto di essere tra le ultime aree dotate di una copertura arborea di rilievo e di relativamente scarso disturbo antropico nella Pianura Padana lombarda. Ciò è confermato da numerosi anni di attività di inanellamento dell’avifauna migratrice all’interno del Parco del Serio. Residui di boschi idrofili ad Alnus glutinosa sono presenti sia lungo l’Adda e l’Oglio, mentre individui isolati o filari di tale specie sono distribuiti in maniera sporadica lungo la rete idrografica superficiale secondaria (rogge e canali).
Rana latastei risulta presente sia lungo l’Oglio che lungo l’Adda e in almeno un altro sito lungo il fiume Serio, a Romano di Lombardia, anche se quest’ultimodato, presente in bibliografia, necessita di conferme.
Principali problemi/minacce per gli habitat/specie oggetto dell’intervento nei siti in cui si svolge il progetto
Il principale problema è costituito dal degrado a cui và incontro buona parte dell’habitat prioritario “Foreste alluvionali residue di Alnion glutinoso – incanae”, habitat di rana latastei. Un problema particolarmente urgente legato all’Alneto riguarda il contenimento delle specie vegetali infestanti, in particolare Sicyos angulatus ( che ricopre gran parte della penisolaa destra del fiume, nell’area detta”La Morta”), ma anche altre erbacee esotiche quali Helianthus rigide, Solidago gigantea, Conzya canadensis, Erigeron annuus, Artemisia verlotiorum che ingombrano massicciamente anche gli incolti aperti, in gran parte rientrati nella categoria di habitat”Paraterie magre da fieno a bassa altitudine”, ricchi di orchidee ( soprattutto Orchis militaris).
Un ulteriore problema è costituito dalla naturale tendenza all’interramento delle piccole pozze d’acqua, in alcuni casi temporanee, presenti nel bosco riparali, di fondamentale importanza per la riproduzione de rana Latastei ed di Triturus cristantus. Alcune di esse, in corrispondenza di depressioni del terreno presso la riva del fiume, si sono recentemente interrate.
Tali pozze presentano inoltre specie ittiche esotiche che risultano predatrici delle uova e larve di anfibi. Si tratta in particolare di Ictalurus melas e Lepomis gibbosus.
La presenza antropica nell’area è mirata soprattutto alle attività di fruizione didasttica7ricreativa ed è talvolta fonte di disturbo diretto, spesso involontario, di fauna e flora (es. calpestìo) in quanto non “incanalata” in strutture fisse e punti di osservazione ben definiti quali pannelli, bacheche, capanni.
Per quanto concerne le due lanche presenti, esse sono state soggette negli anni passati a pesanti interventi di “rivitalizzazione” che hanno portato ad una notevole riduzione del loro livello di naturalità, riducendole, soprattutto quella in sponda destra, a dei veri e propri canali, con sponde rigide, quasi totale assenza di vegetazione palustre e di tronchi o rami nel loro interno a svolgere funzione di rifugio per la fauna.
Obbiettivi del progetto :
1. – Conservare, riqualificare ed ampliare le superfici boscate riparali, soprattutto qualle a dominanza di Ontano nero ( Alnus glutinosa), al fine di migliorare strutturalmente e floristicamente la fitocenosi, innescando dinamiche ecologiche volte all’aumento della biodiversità, favorendo lo sviluppo di zoocenosi a maggiore complessità, con particolare riguardo alla popolazione di rana latastei.
2. – Creare strutture ed infrastrutture idonee per rendere accessibile l’area, annullando nel contempo i danni causati da un’irrazionale pressione atropica
Descrizione riassuntiva delle azioni da intraprendere per raggiungere questo obbiettivo:
1. Realizzazione di studi e piani di gestione di habitat e specie prioritari oltrechè di un piano per una rete ecologica di connessione tra le aste fluviali di Serio, Adda e Oglio
2. Tagli selettivi a carico delle specie infestanti
3. Rimboschimenti, sottopiantagioni e rinfoltimenti, utilizzando esclusivamente materiale autoctono, secondo le indicazioni del piano di gestione
4. Interruzione, mediante oculate operazioni di sterro e rimodellamento, dei fenomeni d’interramento degli specchi d’acqua naturali, così anche per la depressioni sui suoli idromorfi
5. Rinaturalizzazione di specchi d’acqua d’origine artificiale
6. Gestione dei visitatori
7. Acquisizione di aree
Risultati attesi:
1. Relazioni e piani di gestione di specie e habitat oggetto d’intervento
2. Piano per una rete ecologica fattibile di connessione tra le aste fluviali di serio, Adda e Oglio
3. Miglioramento strutturale e flogistico delle alnete
4. Aumento della superficie coperta dall’habitat “Foreste alluvionali residue di Alnion glutinoso incanae”
5. mantenimento e miglioramento delle fitocenosi presenti:praterie magre, canneti, magnocariceti, saliceti, pioppeti
6. mantenimento e miglioramento dell’habitat di Rana latastei e di Triturus cristatus
7. Riduzione progressiva sino alla completa eliminazione dei robinieti
8. Riconversione dei pioppeti d’impianto abbandonati, in soprassuoli forestali di transizione verso situazioni ecologiche più stabili ed in equilibrio con le caratteristiche stazionali.
Per ulteriori informazioni inerenti al progetto rivolgersi alla segreteria del Parco del Serio.